Archivio mensile:marzo 2014

Diabete e legumi: facciano la pace!

“Ho il diabete di tipo 2. Sono stabilizzato dai farmaci ma non so più cosa mangiare!”, questo mi è capitato di sentire, più volte. E mi sono amareggiata di fronte al disagio mostrato da persone affette da questa malattia cronica, con una terapia farmacologica ben strutturata, ma con molte difficoltà a tavola. Sembra, ad ascoltarli, che non abbiano più scelta, che stare a tavola per loro sia un sacrificio, tante sono le rinunce ; tanti gli alimenti  che sembrano costretti a non mangiare più.
Perché, mi chiedo, se sui testi di patologia e nutrizione clinica, sugli articoli della letteratura scientifica più aggiornata, viene raccomandata, nei casi di glicemia stabilizzata e gestibile, una dieta povera di grassi, ricca di fibre e non priva di carboidrati (praticamente una dieta mediterranea pura!)?
Fino agli anni ’70 dello scorso secolo la dieta per il paziente diabetico era a basso contenuto di carboidrati. Tuttavia, fu visto che, diminuendo la quota di carboidrati nella dieta giornaliera, aumentava quella dei lipidi e delle proteine, con gravi conseguenze sul quadro clinico e sul rischio di malattie cardiovascolari. Pertanto, oggi, si consiglia, o si dovrebbe consigliare, un introito di carboidrati pari al 50-55% delle calorie totali giornaliere. E’ la qualità di questo 55% a fare la differenza: sono, infatti, da raccomandare carboidrati complessi e ricchi di fibra (pane, pasta, farro e riso integrali).
Il mio stupore e la mia amarezza si fanno ancora più grandi quando apprendo dai pazienti che sono stati esclusi dalla loro dieta i legumi in quanto “troppo amidacei”!

Le lenticchie hanno un Indice Glicemico di 29, i fagioli con l’occhio 28, i fagioli di soia 20 (il riferimento è il glucosio, il cui IG è pari a 100).

E’ vero, i legumi sono amidacei, ma il loro basso indice glicemico dipende dalla grande quantità di fibra che, oltre a conferire a questi alimenti un alto potere saziante, apportare vitamine, sali minerali e steroli vegetali, limita l’assorbimento di grassi e carboidrati semplici.
Perché mai, dunque, privare un paziente diabetico di una buona e sana minestra di cereali (integrali) e legumi? Perché, non soffermarsi un attimo a valutare la possibilità di rendere la qualità della sua alimentazione (e quindi della sua vita) gradevole e, finalmente, più accettabile?

Dal 1970 ad oggi ne è passata di “scienza” sotto i ponti. Suvvia, diabete e legumi, adesso, facciano la pace!

“Fa che il Cibo sia la tua Medicina
e che la Medicina sia il tuo Cibo” (Ippocrate)

 

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Libri in campo

libri in campoUn’apologia del buon cibo fra agricoltura e buone pratiche alimentari: sarà il filo conduttore dell’incontro che si muoverà dalle righe di “Ti racconto la terra”, il libro della biologa nutrizionista Giusi D’Urso, ospite il 18 marzo del quinto appuntamento della rassegna “Libri in campo” in corso all’Istituto Agrario di Todi.
Moderato dal giornalista Sandro Capitani della trasmissione radiofonica Rai “La terra: dal campo alla tavola”, il dibattito intreccerà temi come la sostenibilità, il paesaggio, le scelte alimentari, la stagionalità, l’educazione alimentare, la prevenzione, le tradizioni a tavola.
L’iniziativa vuole essere di supporto non solo agli studenti del “Ciuffelli” ma anche agli operatori delle mense scolastiche e alle stesse famiglie nell’ambito del progetto “Merenda a scuola” che vede l’azienda agraria dell’Istituto fornire colazioni a km zero ai bambini della Materna Broglino di Todi. Il tutto all’insegna di una ricostruzione del rapporto antico fra chi produce il cibo e chi se ne nutre e all’insegna di una nuova consapevolezza alimentare, argomenti di cui la D’Urso per le collaborazioni sul campo con numerose scuole ed associazioni di genitori.
“Ti racconto la terra” verrà presentato nell’Aula Magna del “Ciuffelli” (ore 11).
Il cartellone dei sei incontri di “Libri in campo”, nato per dibattere in occasione dei 150 anni dell’Istituto Agrario di Todi intorno al tema “Nutrire il pianeta” proposto da Expo 2015, si chiuderà martedì 1 aprile con “La terra che vogliamo” di Beppe Croce e Sandro.

Fonte iltamatam.it

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