Chi fa della propria scrittura una professione non abbandona mai la spinta iniziale. Quella emotiva. Quella che regala un’insonnia produttiva di cui apprezza il silenzio e la concentrazione. Trasforma, quindi, una passione in lavoro fervido, indipendente dalle scadenze che pure sa di dover rispettare.
Questo, almeno a me, accade, quando scrivo per lavoro. E per questo, dunque, che ogni mia pubblicazione reca sempre con sé qualcosa di narrativo.
Come in Mangiando in allegria (Felici Editore), testo scritto a quattro mani (con la biologa Paola Iacopetti) mentre un’amicizia nasceva e subito si rinsaldava nelle serate trascorse a scriver filastrocche, fra la stanchezza di mamme impegnate e l’entusiasmo condiviso per il buon cibo e le buone pratiche. Come in Spunti di nutrizione ed altro (MdS Editore), in cui l’altro rappresenta ricordi ed emozioni che il cibo mi ha suscitato mentre lavoravo al testo.
Come in Ti racconto la terra (Edizioni ETS), ultimo nato, che fra le pagine del saggio, dedicato alla consapevolezza e alla sostenibilità alimentare, racconta la vita di chi è cresciuto a contatto con la terra e con la fatica quotidiana del lavoro nei campi.
I miei progetti, in genere, si sovrappongono seguendo l’istinto delle idee e il confronto con gli editori li modella, li migliora e li colma di aspettative che, in un modo o nell’altro, alimentano fantasia e creatività. Per questo, e per mille altri motivi che sarebbe lungo raccontare, lavoro a diversi libri contemporaneamente.
Le prossime uscite, su cui nulla di più di ciò che leggerete posso al momento rivelare, saranno di tono diverso. Libri dedicati a lettori differenti, dunque: alcuni serviranno ad approfondire, altri ad avvicinarsi ai temi della nutrizione e della scelta alimentare consapevole e altri ancora a raccontare il cibo attraverso la vita reale e la fantasia. E la narrativa, la voglia di raccontare la vita con curiosità e stupore, faranno sempre capolino in tutti i miei lavori.
Questo è l’intento originale. Ma, si sa, i libri vanno dove li porta il cuore di chi legge e sorprendono sempre chi li ha scritti. Eccomi, dunque, pronta a sorprendermi ancora per il viaggio suggestivo e imprevisto che i prossimi lavori vorranno regalarmi; grata, tanto e sempre, a chi li vorrà leggere.